Per la prima volta in un decennio, il Parlamento europeo ha adottato un approccio scientifico in relazione ai trofei di caccia, evitando richieste di restrizioni e riconoscendo invece i benefici che programmi di caccia ben gestiti possono offrire alla conservazione della fauna selvatica e alle comunità locali.
Laurens Hoedemaker, presidente di Face, la Federazione dei cacciatori europei, ha dichiarato: "Il Parlamento europeo merita un elogio per aver adottato un approccio scientifico alla caccia, e in particolare al trasporto dei trofei di caccia. Questo segna un passo importante nel riconoscimento del ruolo positivo che la caccia può svolgere".
Per quanto riguarda il trasporto di trofei di caccia all'interno dell'Europa, sono in vigore leggi severe per garantirne la sostenibilità. Inoltre, la Commissione europea e gli esperti degli Stati membri stanno intensificando i controlli su specie specifiche nell'ambito del Piano d'azione dell'Ue contro il traffico illegale di specie selvatiche.
Oltre a Face, diverse altre organizzazioni accolgono con favore l'esito del voto del Parlamento europeo. Anche la Commissione europea e altre organizzazioni internazionali, come l'Unione internazionale per la conservazione della natura-Iucn, hanno riconosciuto che il commercio legale e sostenibile di fauna selvatica può offrire molteplici benefici alla conservazione, ai mezzi di sussistenza, alle economie locali e sostenere gli sforzi di contrasto alle attività illegali.
In un documento informativo del Sustainable use and Livelihoods specialist group dell'Iucn (Iucn Suli), gli esperti sostengono che "divieti o restrizioni poco mirati o generalizzati incidono sia sulle buone che sulle cattive pratiche di caccia. Sono strumenti ottusi che rischiano di compromettere importanti benefici sia per la conservazione che per i mezzi di sussistenza locali, esacerbando così, anziché affrontare, le principali minacce prevalenti della perdita di habitat e del bracconaggio".