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Sin da bambino Luca Barosselli, classe 1987, ha praticato diverse tecniche di pesca e, nel 2010, si è avvicinato alla pesca a mosca. Il legame con questa disciplina è stato molto forte, ed è diventata una vera e unica passione. Nel corso del tempo ha voluto incrementare il suo bagaglio di esperienza imparando diverse tecniche di pesca a ninfa e streamer.

Successivamente, per soddisfare il desiderio costante di apprendimento, ha iniziato a insidiare predatori di acqua dolce come lucci, black bass e aspi sia in top water che a streamer. Per ottimizzare ancora di più il suo tempo libero, si diverte a pescare le carpe vicino a casa.

Il suo obiettivo è migliorare sempre più la tecnica di pesca, lo studio dei pesci e la costruzione degli artificiali: condivide perciò le sue giornate con grandi pescatori e costruttori. “Ascolto sempre chiunque mi possa dare un consiglio o muovere una critica costruttiva e dedico molte ore, per quanto mi è possibile, alla pesca. Da qualche anno sono riuscito a coinvolgere mio figlio in questa bellissima avventura e questo mi rende molto felice e orgoglioso”.

La seconda sua passione, che lo rende un pescatore completo, è quella del fly tying. “Sono convinto che poter catturare un pesce con la propria tecnica e la propria mosca sia una emozione indescrivibile”. Ispirato e stupito dalla grande mente di Francesco Palù e dei suoi successori, segue lo stile di costruzione italiano.

Dedica parte del suo tempo anche alla scrittura su riviste di settore italiane ed estere. Tiene a ringraziare i diversi sponsor nel mondo della costruzione e della pesca che lo supportano. Fa parte del Team di Hurch fly fishing e Vision Italia che considera la sua famiglia di pesca.