31 gen, 2023

Matteo Ghizzo

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Nato a Legnano nel 1975, ricorda sempre quando il prozio, di ritorno da una pescata a mosca, gli mostrò il suo cestino, davanti al quale esclamò: «Mamma, guarda... le trote con la varicella». Erano trote fario... Dopo qualche mese iniziarono le sue esperienze di pesca.

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Trasferitosi nell'estate del 1982 con la famiglia in Sardegna, vi è rimasto per quasi quindici anni, dedicandosi principalmente alla pesca in mare, spaziando dalla pesca da terra con la bolognese al surfcasting al rockfishing pesante, continuando comunque a essere interessato e attratto dalla pesca in acque interne. Rientrato in Lombardia nel 1997 per motivi di lavoro, in provincia di Varese dove tuttora risiede, ha praticato varie tecniche sino ad approdare nel 2009 alla pesca a mosca, che è subito diventata esclusiva. La ritiene la modalità di pescare più bella, affascinante, complessa e coinvolgente che ci sia. E la costruzione è una passione nella passione.

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Nel gennaio 2012, causa un incidente sul lavoro, subisce l'amputazione del braccio destro.Da allora si e' reinventato un modo del tutto personale per pescare a mosca e costruire gli artificiali.

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